Aspettando la penicillina

Come ci vedono: così.

Non parlerei del “caso Travaglio” ( e delle polemiche che ne sono seguite ) se non fosse che il fatto in questione è praticamente sparito da tutte le maggiori testate, come fosse un qualunque pettegolezzo (ma in fondo proprio così lo aveva definito l’On. Violante…). Il problema è di fondo: non di “caso Travaglio”, bensì di “caso Schifani” si sarebbe dovuto parlare. Un giornalista, costretto a vivere sotto scorta perchè minacciato di morte dalla mafia, scrive un libro in cui tratta dei rapporti tra mafia e politica; in questo libro emerge il nome del signor Schifani, la seconda carica dello Stato. Questa notizia ( non certo un mistero, è pure su Wikipedia ) non trova spazio nella tv e nei giornali, nessuno se ne occupa, ma basta che un altro giornalista ne parli in un popolare programma televisivo e lo scandalo è creato. La cosa buffa è che il processo mediatico non si fa al signor Schifani, e nemmeno ai gravi fatti che lo riguardano, bensì a chi li ha raccontati ( con tanto di citazione ). Credo sia normale voler avere un Presidente del Senato con un pedigree un po’ più candido. Mi domando se chi col suo voto ha contribuito a creare questa nuova anomalia italiana ne senta un po’ la responsabilità morale. Augurandomi una risposta affermativa in un’iperbole di ottimismo, consiglio questo bell’ editoriale.

Segnalazione: per chi avesse un po’ di tempo, consiglio questo documentario che, parlando della gestione della sanità in Sicilia, traccia un chiaro quadro dei rapporti mafia/politica.

Suggerisco anche questo breve intervento di Borsellino, la migliore risposta alle polemiche dei giorni scorsi.

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12 commenti su “Aspettando la penicillina”

  1. j Says:

    sai cosa diceva montanelli di travaglio, no? « Travaglio non uccide nessuno. Col coltello. Usa un’arma molto più raffinata e non perseguibile penalmente: l’archivio. »

    e che quando ci sono simili uscite ci si concentri su questione di modalità piuttosto che sul contenuto, è una cosa sinceramente disarmante. se il saggio ti indica la luna, tu cos’è che guardi?

  2. Alfiere Says:

    Per esemplificare la questione, mentre commentavo un attacco a Travaglio sul blog antigrillo, ho usato il seguente esempio:

    “ATTENZIONE A QUESTO CONCETTO:
    Qui non stiamo dicendo “se uno ha avuto rapporti con mafiosi non può fare il presidente del Senato”.
    qui stiamo dicendo “la costituzione consente grazie all’articolo 21 di informare gli Italiani del curriculum vitae di una persona, in modo che essi possano meglio effettuare le proprie scelte”.

    Un’informazione libera significa che dopo che Travaglio fa le sue affermazioni, qualcuno lo smentisca dicendo i punti a favore di Schifani (è un fatto vecchio, non significa niente, ecc ecc ecc)….

    A questo punto il cittadino (che è il SOVRANO) può scegliere… è come se ti dicessero
    – “le vuoi le lasagne? però ti avviso che ti fanno diventare un ciccione!!”
    – “non dargli retta, se fai attività fisica e fai porzioni contenute i carboidrati sono necessari al corpo umano… e poi sono ottime!”

    A quel punto uno SCEGLIE. Mi mangio le lasagne o mi metto a dieta? E’ una scelta, e come tale è personale e dipende dalle priorità di una persona.

    Un’informazione NON libera significa che Travaglio, dopo che fa le sue affermazioni, viene attaccato, ammutolito, ridotto in ceppi ed esposto sulla pubblica piazza dicendo
    – “è indecente attaccare in questo modo le lasagne! Bisogna impedire alla gente di fare queste affermazioni sulle lasagne! Guastano l’appetito!”.

    NO. La vera indecenza è non avere un’informazione libera!!!”

  3. paroleturchine Says:

    @j
    Probabilmente guardano tanta tv.

    @Alfiere
    Buonissimo esempio… ;D
    Resta il fatto che le priorità di a-valori di molte persone mi mettono una profonda tristezza. Io a uno con quel pedigree non affiderei neanche la boccia del pesce rosso, figurati la presidenza del Senato.

  4. Alfiere Says:

    Tu no.

    La maggioranza dei senatori sì.

    E c’è ancora qualcuno che la chiama “democrazia rappresentativa”… ma rappresentativa di chi?

    E tutto ciò, se può continuare, è solo a causa della disinformazione che regna sovrana (altro che popolo sovrano)

  5. paroleturchine Says:

    Rappresentativa degli squali che si pappano il pesce rosso, immagino, Guarda, sono convinta dell’incostituzionalità della legge elettorale con cui si è votato e del fatto che il problema dell’informazione sia il cancro dell’Italia. Ecco perchè nel mio piccolo ho deciso di iniziare il blog, cercando di arrivare almeno ad amici e conoscenti. Non ti nascondo la mia preoccupazione per la situazione.

  6. Alfiere Says:

    Siamo in due. Anche io ho le tue stesse paure e volontà di fare qualcosa, se pur nel mio piccolo.

    Senti, ma tu hai mai sentito parlare di Per il Bene Comune? Credo che ti interesserà…

    http://movement.meetup.com/60/

    sto lavorando ad un opuscolo informativo sugli inceneritori… spero sia il primo di una collana!

  7. paroleturchine Says:

    In bocca al lupo alllora! Quando sarà pronto lo leggerò molto volentieri! Comunque..sì, ne ho sentito parlare, e ti confesso che prima delle politiche ero indecisa se sostenere Per il Bene Comune o l’Italia dei Valori. Alla fine ho optato per la seconda nella speranza che almeno una parte dell’opposizione fosse seria (sono contraria al principio del “voto utile”, ma data la situazione che era stata creata non vedevo alternative…), e visti gli inizi della legislatura sono contenta della scelta fatta.Inoltre, studiando giurisprudenza, sono particolarente sensibile ai problemi della giutizia evidenziati da Di Pietro…Diciamo che mi considero una vostra simpatizzante.

  8. Federico Says:

    Il caso-Travaglio è davvaro l’indice di quanto in basso si sia ridotta la libertà d’informazione in italia. I giornali dovrebbero parlare di schifani e invece attaccano lui in ogni modo. che vergogna.

  9. Federico Says:

    Ciao! Volevi dirti che ho aggiunto il link al tuo blog sul mio!

  10. j Says:

    tanta televisione? pure i politici mi sa, perché i fatti riportati da Travaglio stanno scritti sia sul suo libro che in un altro libro ancora (di anni prima). la colpa allora sta nel dire il contenuto di un libro (che nessun italiano si fila) in un medium seguito da tante persone?

    e se il modo in cui è stato detto (anche lì avrei da ridire, insulti diretti e pesanti non ci sono stati. mi è sembrata più che altro satira, gradita o no, ma anch’essa tutelata) può anche essere oggetto di discussione (la sensibilità è relativa), i fatti riportati o sono veri, o sono falsi, oggettivamente. ma in quanto tali sono aggirati, e con la grazia di un illusionista.

    censura?

  11. paroleturchine Says:

    Io la chiamerei autocensura. Come minimo, anomalia.

  12. Federico Says:

    Anch’io ero a Oude Markt ieri sera, a mangiare una pizza turca :S…cmq, con tutti i regali che poteva portarti il tuo amico, proprio repubblica….si soffre.


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